La zanzara tigre (Aedes albopictus):

è una "zanzara cittadina" che depone le sue uova prevalentemente in piccole raccolte d'acqua, si riposa all'ombra su bassi arbusti e punge generalmente di giorno. Assomiglia ad altre zanzare sia per forma che per dimensioni, ma presenta una striatura nettamente bianca e nera sulle zampe. Può essere un vettore potenziale di gravi malattie per l'uomo. Non è una buona volatrice (copre solo brevi distanze – meno di 100 metri), quindi si riproduce dove è osservata. La collaborazione dei cittadini per quanto riguarda la lotta alla zanzara tigre nelle proprietà private è fondamentale: un impegno minimo può fare molto per contenerne la diffusione.

Il Comune posa ogni anno una rete di monitoraggio (trappole per verificare la presenza di uova di zanzara) ed esegue trattamenti mirati con prodotti larvicida preventivi, su strade e proprietà pubbliche dove vi sono acque ferme o ristagnanti (tombini, ecc.).
Fornisce inoltre gratuitamente alla popolazione il prodotto specifico per il trattamento preventivo, disponibile presso l'Ufficio tecnico e la Cancelleria comunale.

Indispensabile è la collaborazione di tutta la popolazione e dei proprietari di immobili, che devono adottare le misure indicate nella specifica Ordinanza municipale.

I potenziali virus:

• ha la capacità di trasmettere dei virus, ma non può diffondere tutti i tipi di virus!
• può trasmettere i virus che appartengono alla categoria degli arbovirus (come Dengue, Chikungunya, Febbre gialla, Zika, ecc.), cioè virus che riescono a replicarsi nel corpo degli insetti e a superare le barriere degli stessi per poi essere trasmessi tramite puntura.
• non trasmette il virus COVID-19 in quanto non si tratta di un arbovirus.

Maggiori informazioni alla pagina web della SUPSI.

Trattamenti e misure raccomandate:

• non tenere all’aperto contenitori che possano riempirsi d’acqua;
• impedire i ristagni d’acqua piovana o da irrigazione in qualsiasi contenitore, anche piccolo, e chiudere i buchi dei muri con la sabbia;
• svuotare tutti contenitori d’acqua ferma settimanalmente (sottovasi, piscine per bambini, abbeveratoi, ...), da maggio a settembre;
• chiudere ermeticamente i bidoni per l’irrigazione quando non piove;
• i punti d’acqua ferma non eliminabili (tombini a griglia, pozzetti di grondaie, pavimenti rialzati, ristagni su tetti piani, ecc.) devono invece essere trattati con prodotti specifici seguendo le indicazioni del produttore.

Guarda il video con le indicazioni pratiche.
Guarda lo spot televisivo, realizzato dalla SUPSI.